Scrivi di me di Giovanni Ardemagni

scrivi di me

A ognuno di noi potrebbe capitare di vivere la fine di un amore nel quale credevamo. In fondo è un lutto e come tale prevede una morte ma… anche una rinascita.

Un lutto vissuto attraverso argomenti discussi e vissuti intensamente, su una panchina, a volte davanti a un piatto di pasta o a bicchiere di whisky, a volte guardando le stelle. Quelle stelle studiate in dettaglio e in cui che lui, Jan, ci hai visto le cinque donne della sua vita.

I due amici si raccontano del rimettersi in discussione davanti a una separazione a un tradimento.

Condividono amicizia, amore, sesso, sogni, relazioni e futuro. La rinascita invece passerà attraverso una burla, un’impensabile invenzione, combinata tra quattro amici di vecchia data. Un cardiologo, un becchino, un parroco e Jan. Basta crederci. La vita vale la voglia di sfidarsi. I veri amori non si dimenticheranno. I veri nuovi amori si vorranno vivere davvero. Subire mai. Creare sempre. Perché vivere è bello!

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Sai G, mi piacerebbe che con la tua scrittura mi facessi vivere un nuovo capitolo della mia vita, che mi dessi la possibilità di perdermi di vista, di dire addio a me stesso, come se lo stessi dicendo a un caro amico. Poi di farmi venire voglia di cercarmi di nuovo e di ritrovarmi con altri stimoli, con altre voglie. Ogni giorno dovremmo essere in grado di sentire che stiamo vivendo un nuovo inizio e cercare di farlo vivere a chi sta vicino a noi.

Chi ha avuto la fortuna di conoscere personalmente Giovanni Ardemagni riconosce nelle frasi e nelle parole presenti nel libro alcune sue massime di vita. Racconta tutto in prima persona e non si risparmia, si emoziona, vive intensamente, sente sulla pelle il messaggio che vuole far veicolare attraverso il romanzo: vivere è bello!

Un autore aspirante scrittore e la storia di un uomo che desidera ritornare bambino non per annullare tutte le responsabilità che la vita adulta comporta ma per poter riassaporare, rivivere la sensazione dei primi amori, dei primi approcci, dei segreti tra amici, delle prime volte, dell’innocenza, per ritrovare quell’intesa con la vita che prima o poi si tende a sciupare.

Se dovessi nascere di nuovo, mi piacerebbe essere chiamato Nessuno. Così, tanto per ingannare quella schiera di stupidi ciclopi, quelli che hanno dimenticato di averne due di occhi e di poter guardare lontano o forse anche oltre. Invece si camuffano e ne tengono aperto sempre solo uno, rovinando la magnificenza del mondo e della vita.

Jan, il protagonista, affida il racconto della sua vita a G. chiedendogli di scrivere di lui. Il romanzo, suddiviso in sedici capitoli chiamati Frammenti, è un flusso di esperienze, di batoste, di insegnamenti di vita appresi soprattutto commettendo errori, partendo dal principio, dalla nascita del protagonista, che è l’incipit di future diatribe familiari snodandosi attraverso incontri particolari, importanti e intensi.

Un cerchio che si chiude ma non chiuso perché chiede un confronto prima dell’addio definitivo che apre ad una nuova vita e nuove speranze.

Lo stile è un po’ prolisso, in alcuni punti è fin troppo carico di dettagli quasi come fosse un diario in cui annotare tutte le sensazioni. Questo appesantisce la lettura che rimane comunque priva di fronzoli.

Scrivi di me è il romanzo della rinascita, della speranza di una non fine, del continuo dopo la batosta inaspettata, della voglia di ricominciare se pur con basi instabili e un percorso incerto.

Note sull’autore

Giovanni Ardemagni è nato a Lugano (Svizzera) il 2 marzo 1959. Si laurea in traduzione dal tedesco, francese e inglese in italiano. Cresce in Svizzera, lavora in Svizzera e a Milano confrontandosi con importanti sfide top manageriali. Vive a Varese, città delle sue origini. Pubblica nel 2016 Il Camaleonte equilibrista, osteria con alloggio (youcanprint), primo classificato in diversi concorsi letterari. Nel 2018, Pacco felice, grazie ad un premio letterario viene pubblicato da Giovanelli editore di Bologna. Nel 2019 Un momento fa, forse edito da Pegasus Edition. Il romanzo, attento al tema del licenziamento di persone con oltre cinquant’anni, conquista il primo posto al Cattolica international e viene molto apprezzato dai lettori.

È presente in diverse giurie di concorsi letterari nazionali e internazionali e traduce personalmente il Cantico delle creature di San Francesco in lingua tedesca, poi pubblicato in un’importante antologia che presentava la traduzione del Cantico in tutti i dialetti italiani oltre alle lingue straniere. Giovanni Ardemagni considera il suo nuovo romanzo Scrivi di me, l’addio alla sua vita precedente. Addio fortemente voluto per dare il benvenuto alla sua nuova vita piena di speranza e sfide. Un romanzo che spazia attraverso tanti temi che abbracciano l’io di ognuno di noi. In molte recensione viene chiamato: lo scrittore che vive con l’anima in mano.