È il 1762. Caterina II, a trentatré anni, non è più la giovane straniera che ha lasciato la sua patria per diventare la moglie di Pietro III. Ora è una principessa russa, e della Russia ha sposato non solo l’erede al trono, ma anche le tradizioni, la religione, la lingua.
Il suo, però, è tutt’altro che un matrimonio felice. Costretta a subire le umiliazioni di un marito che odia, in una corte ostile, trova conforto tra le braccia del suo grande amore, Grigorij Orlov.
E intanto, dentro di lei, si fa strada un sogno: quello di essere lei, una donna, a guidare l’impero verso più alti destini. Finché, in una gelida notte di gennaio, i suoi sogni sembrano sfumare per sempre. La zarina Elisabetta è morta, è Pietro il nuovo zar. Ma la Storia ha in serbo per Caterina un disegno più grande. Pietro si rivela un sovrano incapace, e Caterina è chiamata a gran voce a occupare il suo posto. Dopo un colpo di stato ordito con i suoi alleati, la zarina può realizzare il proprio desiderio: diventa così Caterina la Grande, imperatrice di tutte le Russie.
Caterina II di Russia nata Sofia Federica Augusta di Anhalt-Zerbst, è sempre stata una figura affascinante e controversa. Imperatrice illuminata, all’avanguardia, istruita, attenta ai bisogni del popolo ma anche cieca ai soprusi davanti alla necessità di mostrare la sua supremazia, Caterina seppe contribuire in modo efficace e perpetuo alla rinascita della Russia come potenza influente in tutta Europa.
Secondo romanzo della Hastings sulla vita dell’imperatrice russa, in questo volume ripercorre i quarant’anni di regno di Caterina dal colpo di stato per spodestare il marito alla dimostrazione di forza e tenacia nel fortificare un paese lacerato e povero.
In quarant’anni di regno seppe rivoluzionare un sistema debole e antico, gettando le basi di quello che diverrà un impero forte e influente. Compì alcune piccole riforme nel campo della servitù della gleba, anche se i loro diritti rimasero sempre limitati, estese i confini dell’impero russo e contribuì a sviluppare l’economia.
In questo romanzo abbiamo una descrizione globale di che tipo di sovrano fu Caterina. Illuminata, despota ma anche impegnata nel compito di protettrice delle arti e della letteratura e a favorire l’istruzione delle donne. Con il figlio Paolo, che considerava inadatto a regnare, ebbe sempre un rapporto distante e conflittuale, diverso dal rapporto con i nipoti di cui si prese cura personalmente.
La scrittura della Hastings, esperta nel raccontare di figure storiche, è fluida e precisa. Mai pesante e/o ripetitiva nonostante la mole di informazioni raccolte e su cui si basa il romanzo. Narra di una donna che ha vissuto a pieno, una sovrana dedita alla ricerca del potere come a quella del piacere, ebbe diversi amanti, senza mostrare mai alcun pentimento davanti alla scelte fatte, un’estremista in alcuni casi, decisamente un’abile calcolatrice in molti altri. Una donna controversa, un’imperatrice illuminata.
Note sull’autrice
Susan Hastings
Susan Hastings è uno pseudonimo. Nata a Lipsia nel 1954, da molti anni scrive romanzi storici di grande successo in Germania. Laureata in geologia, ha lavorato a lungo in questo campo, finché ha frequentato un corso di scrittura: il suo scopo era pubblicare un saggio scientifico, ma il talento narrativo ha avuto la meglio.