Finalmente Benedetta Allegri, l’apprendista reporter, ha ottenuto il tanto sospirato contratto di assunzione. Lavora in una radio e ogni mattina conduce un programma dedicato alla cronaca. Ed è proprio durante una delle sue dirette che riceve uno strano messaggio. Da Michele, un misterioso ascoltatore che chiede di sentire un brano del 1993. Anno nel quale sostiene di essere morto.
Nel frattempo, da Roma, il commissario Stefano Giuliani torna sul lago. Il cuore di Benny batte ancora per il bel poliziotto, che però nasconde un segreto che potrebbe allontanarli per sempre.
Anche con gli amici di una vita, Viola e Francesco, i rapporti si fanno più difficili; e mentre Benedetta vuole solo aiutare, sembra cacciarsi sempre più nei guai.
Terzo capitolo de L’apprendista reporter che vede ancora protagonista l’intraprendente quanto maldestra Benedetta Allegri. La ritroviamo nelle nuove vesti di conduttrice radiofonica in un programma tutto suo in cui parla di cronaca. Insomma, non può stare lontana dal suo miele.
Non mancano ovviamente le vicende private che riempiono le giornate, dal segreto del suo amico Francesco – di cui ha promesso di non parlarne con nessuno – alla partenza e ritorno della sua amica Viola, al ruolo di responsabilità nei confronti di Annalisa, a quello di sorella – supporto di Valentina e il tira e molla con l’affascinante quanto sfuggente commissario Giuliani.
La cara Benny, ormai esperta in cold case tanto da essere contattata anche dai “residente dell’aldilà”, cerca di essere prudente ma è più forte di lei non tralasciare le cose, di fatti, il suo iniziale trattenersi, il suo quietare l’intraprendenza sembra smorzare sulle prime il fascino del personaggio ma il ritrovare la quadra anche nelle vicende che coinvolgono le persone a lei più care, dona una nuova ventata di freschezza.
Benny non devi per forza salvare sempre tutti
Un monito che tanti rivolgono alla nostra protagonista ma che lei, puntualmente, ascolta ma non attua mai andando a complicare situazioni e mettendosi nei guai.
Anche in questo capitolo la scrittura della Gualandris mantiene la sua linea chiara e fluida in grado di accompagnare il lettore alla scoperta non solo della risoluzione del caso ma anche nell’intreccio nelle sempre difficili relazioni umane. Tra un piccolo e ben chiaro riferimento al libro l’Amica geniale di Elena Ferrante, la saga dell’Apprendista Reporter conferma di avere una buona struttura da cui sarebbe possibile trarre una fiction.
Note sull’autrice
Maria Elisa Gualandris, laureata in Filosofia all’Università Cattolica di Milano, vive sul Lago Maggiore ed è una giornalista professionista. Scrive di cronaca nera e giudiziaria per diversi media locali. Ogni mattina conduce il programma Giornale e Caffè su Rvl La Radio. Nel 2016 ha creato il blog I libri di Meg per condividere la sua passione per la lettura. È stata finalista al concorso Giallo Stresa nel 2013 con il racconto Pesach, pubblicato nell’antologia Giallolago (Eclissi). Nelle sue ossa è il suo primo romanzo.