“Il camaleonte equilibrista. Osteria con alloggio” di Giovanni Ardemagni

Trama Il camaleonte equilibrista. Osteria con alloggio: Cosa succederebbe se quattro amici di vecchia data, che per le alterne vicende della vita si sono persi di vista da anni, si ritrovassero sorprendentemente insieme, ospiti di un’Osteria sulle colline marchigiane? E se, oltretutto, fossero nati lo stesso giorno dello stesso anno nello stesso luogo? Questa domanda se la pone G., l’oste, e all’inizio non sa darsi una risposta. Sa, però, perché lo sente, che da quel momento per lui niente sarà più come prima. Strenghy, Weaky, Threaty e Oppy fanno ingresso nella sua Osteria una domenica sera; con sé portano bagagli pesanti, carichi di esperienze, ricordi, propositi. Ciascuno a proprio modo cambierà G. e il suo sguardo al mondo. Ciascuno a proprio modo, ancora, gli farà vedere cosa è veramente importante.Romanzo corale, in cui ogni voce fa da contrappunto all’altra e forma assieme ad essa una perfetta armonia, Il camaleonte equilibrista si muove su diversi piani, un po’ come l’affascinante animale cui si ispira. Come il camaleonte, infatti, l’autore prende le sembianze ora dell’uno ora dell’altro suo personaggio, entra in esso, fa proprie le sue esperienze e le comunica, attraverso il dialogo – la forma più alta di condivisione –, ai lettori, che non potranno non rimanere affascinati dalle avventure di questi quattro “ragazzacci”, gente di confine, gente al confine.

Il camaleonte equilibrista

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In tutti noi esistono punti forti (Strengths), punti deboli (Weakness) e tutti corriamo rischi (Threaths) e cogliamo e perdiamo opportunità (Opportunity). 

Giovanni Ardemagni ha l’idea geniale di trasformare questi fattori in persone, renderli umani e veri, come spesso facciamo un po’ tutti con le nostre paure. 

4 amici che, dopo essersi persi per tanto tempo, si ritrovano in un’osteria nelle Marche, dove si mangia bene, si viene accolti in modo caloroso dai proprietari G., e Nadia e si ha la possibilità di visitare luoghi incantevoli ma, soprattutto, cercare dentro di sé quel dannato coraggio di osare e rischiare confrontandosi con gli altri per far emergere la propria verità. 

Dove il tempo vissuto ha un senso, anche stando seduti su di una panchina al riparo dal vento, godendo del calore del sole. 

Un luogo per vivere momenti conviviali, svago, letture, musica ricercata, in cui condividere profumi, racconti e sapere.  Un luogo in cui essere abbagliati dal verde, marrone e giallo delle colline marchigiane, dal blu dell’Adriatico che si vede all’orizzonte e del rosso rubino della Lacrima di Morro d’Alba. 

La scelta di dare all’osteria il nome “Il camaleonte equilibrista” è azzeccatissima. È la volontà di far capire come una persona intelligente è camaleontica in quanto studia, analizza e si adatta alla situazione circostante con tutte le conseguenze pur di raggiungere l’obiettivo prefissato, anche soffrendo ma di sicuro apprendendo la lezione. 

Perché da sempre ho cercato di apprendere l’abilità del camaleonte. Puntavo un obiettivo come il camaleonte con un preda, e vi rivolgevo entrambi gli occhi. Poi osservavo a trecentosessanta gradi l’ambiente che mi circonda, provando a mettere a fuoco le immagini in maniere indipendente l’una dall’altra.

Giovanni Ardemagni sorprende sempre e la sua scrittura così elegante avvolge con grazia isolando il lettore dal resto del mondo e donando una sensazione di consapevolezza e serenità. 

E poi, vogliamo parlare di tutti i piatti menzionati insieme ai vini? Da acquolina in bocca. Un vero e proprio omaggio alla cucina marchigiana. 

Le sfaccettature dei personaggi attraggono, così diversi eppure così in simbiosi. 

Weaky rappresenta i punti deboli ma in realtà è proprio nell’ammettere queste debolezze che trova la sua forza. 

Questa donna in grado di riconoscere le sue paure ma in grado di scoprire il potere di osare, di mollare gli ormeggi e scoprirsi. 

La vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare

Quella sensazione di malessere che avvertiamo dentro, certe volte, in realtà è il nostro io che urla per uscire fuori e far scoprire a noi stessi di cosa siamo capaci e di accettare che possiamo cambiare, che i nostri bisogni possono cambiare perché siamo umani e non possiamo essere rinchiusi in descrizioni ed etichette. 

Se il camaleonte è in grado di adattarsi al contesto in cui si trova, dovrebbe apprendere anche l’arte di adeguarsi al cambiamento che avviene dentro di sé per essere felice. 

Perché non mi sono mai accorto in tempo dei doni che la vita mi ha fatto, e sono stati tanti! Ora tocca a me darle qualcosa in cambio! Pensare che sto bene, che non devo cambiare nulla se non fare il possibile per preservare ciò che ho raggiunto, significa, per me, non avere obiettivi. Significa perdere il senso della strategia e quindi la possibilità di sbagliare, perché il mio grado di attenzione è andato a farsi fottere. Non sentire più l’adrenalina. Sarei come morto. Un essere comune che si trascina in mezzo a miliardi di altri esseri umani che camminano per muoversi, ma non per spostarsi e per creare!

Bisognerebbe staccare da tutto ogni tanto e immergersi nella natura, visitare i borghi lasciandosi coccolare dal sole. 

Proprio come hanno fatto i protagonisti. 

Per, come scrive l’autore:

saziarsi di una felicità che da tempo non si prova.

Questo libro è un invito a mollare gli ormeggi non per essere in balia delle onde ma per imparare a danzare con esse.

Il camaleonte equilibrista

Giovanni Ardemagni nasce a Stabio, il 2 Marzo 1959, in un famiglia numerosa. Ama definirsi un “apprendista scrittore”.

“Il camaleonte Equilibrista – Osteria con alloggio” è il suo primo romanzo pubblicato in self publishing.

Nel 2017 pubblica “Pacco Felice” un racconto breve e “Un momento fa, forse” è il suo ultimo romanzo pubblicato nel 2019 edito da Pegasus Edition.