Seta di Alessandro Baricco

Benché suo padre avesse immaginato per lui un brillante avvenire nell’esercito, Hervé Joncour aveva finito per guadagnarsi da vivere con un mestiere insolito, cui non era estraneo, per singolare ironia, un tratto a tal punto amabile da tradire una vaga intonazione femminile. Per vivere, Hervé Joncour comprava e vendeva bachi da seta.

Seta

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Inizia così il romanzo di Alessandro Baricco, scritto nel 1996 e da cui è stato tratto un film omonimo nel 2007.

Un incontro che scrive il destino di un uomo. Un’epidemia che riscrive quel destino. È questa la vita di Hervé Joncour che, a causa di un’epidemia che attacca le uova dei bachi da seta, si vede costretto a intraprendere un viaggio fino in Giappone, isola fino al 1853 separata dal resto dell’umanità e che rifiutava ogni contatto con il continente.

Seta

Avete mai assistito alla cerimonia del tè in Giappone? È un rito sociale e spirituale nonché una delle arti tradizionali zen più nota. Nella cerimonia del tè, l’ospite entra in uno spazio che sembra essere impregnato di equilibrio, scaturito da gesti naturali. Un ambiente che infonde quiete.

Ed è proprio questa la sensazione che ho provato leggendo questo libro. La quiete in ogni singola parola, in ogni singolo gesto, in ogni viaggio compiuto dal protagonista. Certo, un po’ pesante il ripetersi dell’elenco dei luoghi attraversati per raggiungere il Giappone ma, il tutto, superato dall’atmosfera ricreata, dagli incontri, dagli sguardi, dalle rivelazione dei personaggi e dalla delicatezza di una nostalgia, come seta.

Alessandro Baricco (1958) è uno scrittore, drammaturgo, sceneggiatore, autore televisivo, critico musicale, conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano. Ha scritto saggi e romanzi che sono stati tradotti in tutto il mondo.