Rubrica:”4 chiacchiere e un telefono tra di noi”

Bentrovati cari lettori a questo terzo appuntamento della rubrica “4 chiacchiere e un telefono tra di noi.”

Nel secondo appuntamento, abbiamo avuto come ospite l’autore Danilo Scastiglia che ho avuto il piacere di intervistare riguardo i suoi libri e il mondo della scrittura. Per leggere l’intervista basta cliccare qui

Ospite di questo terzo appuntamento, Chiara Raimondi, autrice del libro “La valigia piena di sassi” e scrittrice di poesie.

Rubrica 4 chiacchiere

D. Benvenuta Chiara, parlaci un po’ di te.

R. Ciao a tutti, e grazie per avermi invitato e accolto con tanto calore in questa rubrica. Sono nata nella regione Marche il 29 gennaio del 1980 e sono cresciuta in una famiglia di insegnanti. Dal 2006 svolgo con continuitร  la professione di operatore socio sanitario e vivo nella Regione Friuli Venezia Giulia, mia terra adottiva e fonte di ispirazione di molti miei componimenti e parte del mio romanzo, La valigia piena di sassi, Editore Aletti.

D. Come ti sei avvicinata al mondo della scrittura?

R. La mia carriera letteraria nasce ufficialmente sul finire del 2017, quando il critico letterario, saggista, scrittore e poeta Elio Pecora, attualmente direttore della โ€œRivista Internazionale Poeti e poesiaโ€ di Pagine Srl, notรฒ alcuni miei testi da me inviati da tempo alla sua redazione. Nel dicembre dello stesso anno sulla medesima rivista pubblicรฒ i miei componimenti, da lรฌ iniziรฒ la mia ascesa. Postume furono le pubblicazioni antologiche:

  • Il Federiciano– autori vari per il testo Le grave, per il quale mi venne assegnata una menzione di merito per poeta Federiciano;
  • M’illuminรฒ d’immenso, editore Pagina.

Grazie alle doti interpretative e alla semplicitร  e sensibilitร  e professionalitร  della poetessa italiana Paola Ercole, che saluto e ringrazio, ho avuto la possibilitร  di farmi conoscere al pubblico della Panchina dei versi con le mie poesie, fra le quali L’ancora, Piccolo Gesรน bambino, L’animo a metร , Foglia al vento e molte altre.

D. Oltre alla scrittura, so che sei un’operatrice socio sanitaria. Come mai la scelta di diventare un OSS?

R. Ho scelto di diventare una operatrice socio sanitaria per colmare delle sofferenze d’amore. Oggi sono una persona realizzata, ho un buon contratto a tempo indeterminato, lavoro per una casa di riposo privata e sono fiera di far parte di un grande gruppo di lavoro e dalle splendide doti professionali e umane. A breve frequenterรฒ un corso per diventare coordinatore O.S.S. e auspico di concludersi gli studi entro l’anno. Nel mentre cerco di approfondire il tema del coronavirus sul sito www.eduiss.it, tale corso รจ svolto in modalitร  Fad e l’ente formatore e lโ€™Istituto Superiore di Sanitร .

D. Il tuo libro “La valigia piena di sassi” parla di una storia d’amore. Descrivici la trama.

R. La valigia piena di sassi รจ un romanzo che ricorda in alcuni tratti della sua narrazione una favola: il lettore si sentirร  accompagnato per mano dallโ€™autrice in un viaggio che parte dalla storia d’amore del Cavaliere Sconosciuto e la Principessa Cuore, il quale รจ seguito da Zeus, un bel boxer che vive con il suo padrone nel faro delle Pedane. Il libro presenta un crescendo di emozioni arricchite da ampie descrizioni geografiche e storiche e descrive le arti dei filati e della moda del costume di un tempo. Gli altri protagonisti del romanzo hanno una funzione corale nella storia d’amore tra il Cavaliere Sconosciuto e la Principessa Cuore, i quali hanno l’arduo compito di comunicarci attraverso degli episodi i rapporti che ci sono tra l’amicizia e la solitudine e le relazioni erotiche. 

D. Quali aspetti ti hanno ispirato per la realizzazione di questo romanzo?

R. Nella realizzazione del libro hanno influito molto la realtร , i miei affetti e il vivere in una terra da me tanto amata, il Friuli Venezia Giulia.

D. Il libro รจ edito dalla casa editrice Aletti, come รจ nata la vostra collaborazione?

R. La mia collaborazione con la Casa Editrice Aletti risale alla partecipazione al Concorso letterario opere inedite. Inviai dei racconti della Valigia piena di sassi, successivamente seguรฌ la proposta di edizione.

D. Durante la stesura del romanzo, ci sono stati dei momenti in cui l’ispirazione รจ venuta meno? Se sรฌ, cosa ti ha spinto ad andare avanti?

R. Sรฌ, ho avuto la voglia di mollare tutto, specialmente verso il traguardo finale. Mi chiedevo se le persone avrebbero compreso il senso del libro e/o se sarebbero piaciuti o meno i personaggi. Ho tenuto duro grazie alla mia famiglia e a una cara amica.

D. In una delle nostre conversazioni, hai detto che il libro รจ un progetto culturale. Parlaci di questo progetto.

R. La valigia piena di sassi รจ un progetto culturale curato con il Mada tempory Lab di Cividale del Friuli, l’ associazione Noi e l’arte e con la Referente Antonella Pizzolongo, con la quale ho avuto modo di collaborare per le ricerche inerenti al recupero dei tessuti e l’uso del telaio.ย Ringrazio il Museo Storico di Kaporetto (Repubblica di Slovenia) per la consulenza storica inerente la creazione dei capitoli 10 e 11 del romanzo. Le citazioni storiche e musicali raccontano un viaggio e un sogno, come la canzone Brava del cantante Vasco Rossi,la suonatrice d’ocarinaย e Il Violinista vestito da Zorro che suona la 9 Sinfonia di L.Van Beethoven con il violino elettrico. Sarebbe bello veder composta una musica unica, chissร  se il Vasco Nazionale creerร  un testo poetico con un mix di musica classica e rock. Nel libro si parla anche della crisi spirituale che puรฒ incontrare l’essere umano durante il cammino della propria vita. Il rapporto fra lโ€™uomo e il cane. Ho spiegato il senso del presepe oggi. Ci tengo a sottolineare che ogni forma di arte e artigianato e prodotti tipici sono citati nei ringraziamenti.

D. Anche tu,come molti, hai difficoltร , in questo periodo, a concentrarti sulla lettura?

R. Sรฌ, aggiungo che ho difficoltร  nel trovare fonti di ispirazione. Vista la situazione sono certa che tutto sia normale, auspico che presto tutto passi e svaniscano tali sintomi dalla vita quotidiana di ogni persona.

D. Quali sono i tuoi autori preferiti?

R. I miei autori preferiti sono i classici della filosofia greca, amo molto la letteratura italiana e russa.

D. Oltre al progetto culturale, ci sono altri progetti in vista?

R. Sรฌ, ti anticipo in questa sede tali novitร . Per La valigia piena di sassi ho inviato una pec in Rai per un un’eventuale selezione di progetti fiction e/o documentario e/o audiovisivo. L’altra novitร  รจ la seguente: Alessandro Quasimodo (figlio del Premio Nobel Salvatore Quasimodo) regista teatrale, legge i poeti italiani contemporanei ed รจ stata selezionata la mia poesia La piuma. Il tutto fa parte di un progetto culturale di Aletti editore.

D. Molti fanno beneficenza in questo momento per il coronavirus e/o aderiscono ad attivitร  di volontariato o di raccolta fondi. Anche tu sei impegnata in attivitร  di beneficenza? Se sรฌ in che modo?

R. In primis ritengo etico non pubblicizzare le mie attivitร  benefiche. Nel mio piccolo ho aderito ad alcuni progetti culturali come La panchina dei versi, a cura di Paola Ercole, Il paese della poesia, Aletti editore e ho donato dei capi dโ€™abbigliamento. Posso aggiungere che donerรฒ alla biblioteca comunale di Bergamo e Brescia una copia omaggio del mio romanzo. Sulle altre cose no comment.

GioiaLibro ringrazia l’autrice Chiara Raimondi per aver risposto alle domande e vi da appuntamento alla prossima settimana.