Benvenuti cari lettori.
La rubrica “4 chiacchiere e un telefono tra di noi”, ideata solo poco tempo fa, è giunta al suo quinto appuntamento.
Quest’oggi, come ospite, il docente Francesco Luddeni con cui ho discusso di un progetto da lui ideato durante la quarantena.

D Benvenuto Francesco, parlaci un po’ di te.
R. Sono Francesco Luddeni, sono di Polistena. Ho studiato all’università di Messina, dove ho conseguito una laurea in Scienze politiche. I miei interessi e passioni principali sono: attualità, letteratura, scrittura, musica, cinema e tante altre cose. Grazie a te per questa opportunità.
D. Di cosa ti occupi nella vita?
R. Mi divido tra l’attività di docente di diritto ed economia nelle scuole superiori e quella di promoter assicurativo.
D. Come stai vivendo questo periodo e in che modo stai sfruttando il tempo a tua disposizione?
R. È un periodo particolare, con alti e bassi. I primi giorni di lockdown sono stati molto pesanti. Poi ho cominciato a realizzare piano piano ciò che stavamo e stiamo vivendo e affrontando. Il tempo in più che ho avuto, l’ho utilizzato per aiutare la famiglia in questa fase delicata, per leggere di più e scrivere qualche poesia!
D. Le mie interviste nascono da lunghe conversazioni e, proprio in una delle nostre conversazioni, mi hai parlato di un gruppo Facebook creato con un amico. Vorresti parlarne anche ai lettori?
R. Volentieri. Dopo dieci giorni circa di lockdown, un amico ha proposto a me e ad altre persone di creare qualcosa per fare informazione, soprattutto riguardo la situazione che stavamo vivendo, ed aggregare persone in un “contenitore” di idee ed opinioni, uno spazio democratico e libero. Dopo cinque minuti è nato “Città di Polistena”, il nostro gruppo facebook. I principi fondamentali della Costituzione italiana sono le radici su cui si fonda il gruppo.
D. Il gruppo fa parte di un progetto più grande?
R. Posso rispondere che neanche noi lo sappiamo? A parte gli scherzi, ci sono tante cose che bollono in pentola, ma la situazione di attuale emergenza sanitaria e il non conoscere ancora il momento in cui recupereremo pienamente gli spazi fisici, non ci dà ancora la possibilità di coniugare le idee con azioni da attuare nel mondo esterno, a contatto con le persone.
D. Speri di avviare delle collaborazioni o stai già costruendo una rete di contatti per dare maggiore spessore e popolarità al gruppo?
R. Siamo ancora in una fase di studio. C’è un brainstorming permanente tra di noi, un confronto di idee continuo su come agire sia per la rete di contatti, sia per l’avvio di collaborazioni. La mia risposta, in parte si ricollega a quella precedente. In ogni caso il nostro gruppo è seguito con interesse non solo da persone fisiche, ma anche da testate giornalistiche, pagine facebook tra le più varie.
D. Anche Gioialibro ha deciso di iscriversi a “Città di Polistena” e ho potuto notare che c’è molta varietà di contenuti. Ognuno può contribuire con diversi post. Una scelta voluta?
R. Ti ringrazio per ciò che dici, perché la varietà dei contenuti e delle opinioni è ciò che vogliamo su questo gruppo. Tutti gli iscritti possono contribuire con post di diversa natura, liberamente, senza approvazione preventiva da parte degli amministratori, rispettando naturalmente il regolamento del gruppo, senza usare turpiloquio, insulti o contenuti di cattivo gusto. È una scelta voluta, perché se uno spazio è libero di essere utilizzato e tutti rispettano le regole di base, non c’è bisogno di approvare i contenuti prima che questi ultimi vengano pubblicati.
D. Se dovessi descrivere questo gruppo con un’unica parola, quale useresti?
R. Efficace. Perché funziona scorrendo limpido e senza ostacoli come un corso d’acqua in maniera naturale.
D. Come è stata accolta l’iniziativa di creare questo gruppo e avviare questo progetto?
R. La risposta alla creazione di “Città di Polistena” è stata entusiasmante. Siamo arrivati in pochissimo tempo a quasi duemila iscritti e al di là dei numeri, ci sono tante persone attive che danno contributi di diverso genere al gruppo.
D. Una domanda che faccio a tutte le persone che intervisto. Questo periodo ha intaccato in qualche modo la tua concentrazione?
R. Inizialmente la concentrazione è proprio saltata. Successivamente, dopo i primi giorni di lockdown, assorbendo il “colpo”, sono riuscito a ricostruire il mio equilibrio.
D. Spesso dialoghiamo di libri, essendo appassionati entrambi, e quindi mi viene spontaneo chiederti qual è il tuo libro preferito e quale consiglieresti ai lettori.
R. Questa è la domanda più difficile! Uno dei miei libri preferiti è “Arancia meccanica” di Anthony Burgess, magnifico, soprattutto per il modo di scrivere dell’autore; non me ne voglia nessuno, ma io lo preferisco al film di Kubrick! E poi, essendo appassionato lettore e scrittore di poesie, consiglierei “Residenze sulla terra” di Pablo Neruda, un vero e proprio poema, dove viene fuori la grandezza del poeta cileno.
Gioialibro ringrazia Francesco Luddeni per questa intervista e vi da appuntamento alla prossima settimana.