Quasi madre, Pequod Editore, Collana Rive (pag. 60 โฌ14,00)
Link Mondadori
Tutti a ricordare le braccia della mamma
ma tu con me sei madre e forestiera insieme.
Mi scorre sul viso la vergogna
su tutto il dolore cade il silenzio.
Non dico niente quando non mi vedi
quando mi neghi un bacio e lo fai apposta.
Tutto ruota intorno alla figura della madre, donna vicina e distante, da cui si vorrebbe amore incondizionato ma che sembra sfuggire alle carezze richieste da una figlia che brama tenerezza ma che riceve in risposta occhi vuoti e freddi.
Eppure attira la presenza costante, la voglia indomita di non sfiorire di questa figlia che fin dalla giovane etร cerca di piacere ma che non riesce ad addolcire uno sguardo scuro dietro vetri scuri.
Potessi ricordare una carezza
quel poco amore che era tutto
per raggiungerti.
Potessi smettere di sentire l’odio
che agiti nella testa vecchia,
mi chiami tre volte, mai con il mio nome.
La poesia di Rita Pacilio รจ quiete, dolcezza, chiarezza ma non rabbia e tristezza. ร il volersi far cullare dal suono delle parole che compongono i dialoghi tra lei e la madre.
ร poesia che fa riflettere.
Note sull’autrice
Rita Pacilio (Benevento, 1963) รจ poeta e scrittrice. Sociologa di formazione e mediatrice familiare di professione, da oltre un ventennio si occupa di poesia, musica, letteratura per lโinfanzia, saggistica e critica letteraria. Direttrice del marchio Editoriale RPlibri รจ Presidente dellโAssociazione Arte e Saperi. ร stata tradotta in nove lingue. Sue recenti pubblicazioni: Gli imperfetti sono gente bizzarra, Quel grido raggrumato, Il suono per obbedienza, Prima di andare, La principessa con i baffi, Lโamore casomai, La venatura della viola, Cosa rimane, Pretesti danteschi per riflettere di sociologia, Quasi madre.