Messa in Coena Domini celebrata da Papa Francesco

Inizia 5 minuti in anticipo la messa in Coena Domini celebrata da Papa Francesco.

La Messa in Coena Domini si celebra il giovedì santo e da inizio al Triduo Pasquale. Ricorda l’Ultima Cena di Gesù, insieme ai suoi discepoli, prima della sua passione.

In questo giovedì santo, per rispettare le direttive del governo in materia covid-19,durante la santa messa non è stato celebrato il rito della “Lavanda dei piedi”.

In diretta dall’Altare della cattedrale il Santo Padre ha celebrato la santa cena alla presenza di poche persone, tutti a debita distanza come vuole il decreto.

Dopo la lettura tratta dal Libro dell’Esodo, il Salmo, la 1° lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi e il Vangelo secondo Giovanni, il Papa nella sua omelia non scritta si è rivolto soprattutto ai sacerdoti.

Messa in Coena domini

OMELIA PAPA FRANCESCO

Eucarestia, servizio, la realtà che oggi viviamo in questa celebrazione.

Il Signore che vuole rimanere con noi.

Noi diventiamo tabernacolo del Signore, lo portiamo con noi.

Servizio, quel gesto che è condizione per entrare nel regno dei cieli, servire. Per entrare nel regno dei cieli dobbiamo lasciare che il Signore ci serva.

Vorrei essere vicino ai sacerdoti, da quelli che hanno appena preso i voi, ai vescovi, al Papa, tutti siamo sacerdoti unti dal Signore per fare l’Eucarestia, per servire. I sacerdoti sono dei servitori.

Rivolge ancora la sua omelia, in questa Santa messa in Coena Domini, ai sacerdoti, a quelli che hanno perso la vita, a quelli che hanno sbagliato e soffrono nell’oscurità e a quelli che vengono accusati.

Il Papa afferma che oggi tutti i sacerdoti sono stati insieme a lui.

Il Papa chiede ancora di perdonare perché in base alla misura del perdono saremo perdonati.

Bisogna essere coraggiosi nel perdonare.