Dall’autrice Premio Nobel per la Letteratura 2024, il libro vincitore del Man Booker International Prize che l’ha resa nota in tutto il mondo
La scrittura cristallina di Han Kang esplora la conturbante bellezza delle forme di rinuncia piรน estreme, accompagnando il lettore fra i crepacci che si aprono nell’ordinario quando si inceppa il principio di realtร – proprio come avviene nei sogni piรน pericolosi.
ยซร tutt’altro che un’opera ascetica: รจ un romanzo pieno di sesso ai limiti del consenziente, di atti di alimentazione forzata e purificazione โ in altri termini di violenza sessuale e disordini alimentari, mai chiamati per nome nell’universo di Han Kang … Il racconto di Han Kang non รจ un monito per l’onnivoro, e quello di Yeong-hye verso il vegetarianesimo non รจ un viaggio felice. Astenersi dal mangiare esseri viventi non conduce all’illuminazione. Via via che Yeong-hye si spegne, l’autrice, come una vera divinitร , ci lascia a interrogarci su cosa sia meglio, che la protagonista viva o muoia. E da questa domanda ne nasce un’altra, la domanda ultima che non vogliamo davvero affrontare: “Perchรฉ, รจ cosรฌ terribile morire?”ยป. (ยซThe New York Timesยป)
<< Ho fatto un sogno… Ed รจ per questo che non mangio piรน carne >>. << Ma… che tipo di sogno ? >>. << Ho sognato una faccia >>. << Una faccia? >>. Vedendo la sua espressione perplessa, lei rise sommessamente. Una risata malinconica. << Te l’avevo detto che non avresti capito >>.
Ogni gesto, anche quello piรน assurdo, ha una sua spiegazione. Questo non rende tutte le azioni accettabili ma puรฒ essere di aiuto per progredire, risolvere e cercare di migliorare. Per ottenere la chiave di lettura di questo libro occorre quasi arrivare alla fine del romanzo che si puรฒ dire coincida con gli ultimi istanti vissuti dalla protagonista.
Il libro suddiviso in tre parti consente, attraverso tre punti di vista differenti, di avere un quadro completo, ben delineato e trovare il filo conduttore che collega tutti gli aspetti della storia come se ci fossero dei puntini su una mappa alla ricerca di un tesoro nascosto.
La protagonista sceglie in apparenza un modo brutale di chiedere attenzioni, di acquisire spazio e importanza agli occhi del marito, della famiglia, degli affetti a lei piรน cari. Ha un marito menefreghista e insensibile, una famiglia fredda e distante e una sorella che, gravata dalle responsabilitร affidatele fin da piccola, ha imparato a dare il meglio di se senza lamentarsi mai o uscire fuori dagli schemi. Ma basta scostare le tende, sollevare il tappeto, mettere controluce gli oggetti per rivelare la polvere che opacizza e sporca tutto.
Se solo riuscissi a dormire. Se potessi liberarmi del peso della coscienza per un’ora appena. In tutte queste notti, piรน di quante non riesca a contarne, quando mi sveglio e cammino avanti e indietro a piedi nudi la casa รจ sempre fredda. Gelida come del riso o della zuppa lasciati raffreddare. Fuori dalla finestra scura non si vede niente.
Ogni tanto la porta d’ingresso nera sbatacchia, ma nessuno viene a bussare nรฉ niente del genere. Quando torno a letto e metto la mano sotto il piumone, tutto il calore se n’รฉ andato.
Un libro che oltre ad essere diviso in tre parti, possiamo dividere in due momenti.
Il primo equivale alla presentazione del caso, del soggetto che decide di rompere gli equilibri, di compiere delle azioni e delle reazioni che queste suscitano. Qui vengono raccontati aspetti e momenti concreti, azioni senza spiegazioni, insomma vengono riportati dei fatti. Nel secondo momento vengono fornite delle chiavi di lettura intense e forti, molto toccanti.
Yeong-hye, la protagonista, ha messo in opera una scissione. Attraverso l’eliminazione della carne non sta compiendo un gesto di amorevole cura verso gli animali e l’ambiente ma sta cercando di annullare la sua di carne da troppo tempo, potremmo dire da sempre, campo di soprusi e violenze. Attraverso la sconfitta del suo corpo, ottenere una vittoria e far perdere quelli che considera i suoi nemici. Prima suo padre, poi suo marito, in aggiunta anche il cognato in preda a sogni mistici.
Il suo non รจ un modo di cercare e ottenere attenzioni ma un disperato tentativo di evasione da una prigione fisica e mentale.
Ora, se fossimo parte attiva di questa famiglia disfunzionale, credo agiremmo cercando di fare qualsiasi cosa per salvare la vita di Yeong-hye ma, siamo spettatori esterni e possiamo permetterci di mettere in atto una delle grandi lezioni che la psicologia insegna, osservare senza giudicare. Ovviamente il giudizio fa parte del lavoro del critico che deve saper giocare lungo il filo dell’analisi e dell’obiettivitร e quello che viene presentato da Han Kang รจ una viscerale, brutale, ma non insensata ricerca di pace. Difficilmente accettabile ma forse comprensibile.
La scrittrice cerca di dare voce ad una donna cha non ha mai avuto neanche la possibilitร di capire il potere della sua voce, di una donna vittima di violenze sessuali (Han Kang sceglie di non menzionare mai questa parola), di una donna che ha fatto un patto con la se bambina e l’unico modo che ha di proteggerla, nel momento del suo risveglio, รจ compiere un gesto estremo.
La vegetariana รจ un romanzo brutale, con molti spunti di cui parlane, che da accesso ad angoli nascosti della psiche umana.