Piano piano, nel mio cuore hai costruito una casa. Le note di questa canzone si mischiano al profumo di tè chai che si diffonde nella casa di una famiglia che non riesce a smettere di sorridere. Perché è nata Pegah. «È una femmina.» L’infermiera lo ripete perché forse non hanno capito bene: come si fa a essere felici di avere una figlia femmina a Teheran? Ma il papà stringe al petto la sua bambina e le promette che farà di ogni luogo del mondo una casa accogliente per lei. Pegah dovrà essere una bambina felice. Ma è impossibile in un paese che non rispetta la libertà di donne e ragazze. Per questo, la famiglia decide di trasferirsi in Italia. Ma Pegah non vuole. Non vuole separarsi da sua cugina Setareh. Eppure, è proprio in Italia che Pegah inizia a conoscere meglio l’Iran. Ascoltando le storie di famiglia e scrivendo a sua cugina, con cui non ha mai smesso di parlare. La vita in Iran per le donne diventa sempre più pericolosa. E quando Pegah perde le tracce di Setareh, capisce che c’è qualcosa che non va. Forse deve mettersi in viaggio e andare a cercarla. Deve riportarla a casa.
Dettagli
Autore: Pegah Moshir Pour
Editore: Garzanti
Collana: Narratori moderni
Edizione: 2
Anno edizione: 2024
In commercio dal: 23 aprile 2024
Pagine: 240 p., Brossura
I tuoi occhi illumineranno sempre la mia strada verso casa.
Attraverso una storia, la divulgazione di temi importanti. Attraverso la storia intensa scritta da Pegah Moshir Pour, gli eventi in Iran a sostegno delle donne in lotta.
Sono gli sguardi molte volte a legare le persone, altre volte le parole.
Pegah e Setareh crescono insieme, due bimbe unite dalla parentela, due donne separate da scelte e distanza ma mai veramente lontane.
Pegah e Setareh, sempre insieme, in qualsiasi occasione, che si tratti di una festa, un compito da svolgere a scuola o la difesa di una compagna. Insieme possono tanto, possono tutto, migliorano vicendevolmente la propria esistenza.
Ma sono anni difficili in Iran e le scelte compiute dallo Scià Mohammed Reza Pahlavi durante gli anni 70′ riguardo il petrolio, in accordo con il presidente americano Nixon, hanno portato il rapporto tra questi due paesi ad essere definito uno dei più grandi rompicapi della storia della politica estera. Rovesciato lo scià, a prendere il potere in Iran è il leader religioso sciita, Khomeini, che introduce una politica fortemente antioccidentale e antiamericana che trova nella frase: “Marg Bar Amrica, a morte l’America”, il suo slogan di rappresentanza.
Pegah cresce ma lo fa lontana dal suo paese d’origine, il padre ha deciso per motivi di lavoro di portare la sua famiglia in Italia, a Potenza.
Si sente esclusa, estranea a tutto, rabbiosa nei confronti di quei genitori che considera egoisti perché l’hanno costretta ad allontanarsi dalla propria terra, dai propri affetti e dalle persone a lei care, e forse anche un po’ menefreghisti nei riguardi dei cambiamenti e delle lotte che stanno scoppiando in Iran.
Saranno le esperienze, gli incontri, un libro a permetterle di andare avanti e a prendere in mano la sua vita compiendo azioni e prendendo decisioni rischiose, riuscendo a capire la sofferenza che si nasconde dietro scelte dolorose.
C’è storia, lotta, episodi di bullismo, contraddizioni, ribellioni, rapporti conflittuali con i propri genitori, cambio di prospettiva, formazione e presa di posizione. Non è soltanto la storia della condizione della donna in Iran ma è la storia universale delle lotte che le donne devono compiere ogni giorno. È la storia dei sacrifici compiuti da molti genitore per offrire un futuro migliore ai propri figli. È la storia di chi crede in un ideale, di chi crede nella democrazia e nella libertà di stampa, di chi crede nell’uguaglianza.
Una scrittura priva di forzature e con una validità tale da portarti dentro la storia.
Note sull’autrice
Pegah Moshir Pour è un’autrice iraniana. Si è trasferita in Italia con la famiglia quando aveva nove anni. È cresciuta tra le storie del Libro dei Re e i versi della Divina Commedia. Oggi è consulente e attivista per i diritti umani e digitali. Racconta l’Iran su «la Repubblica» ed si distingue come una delle voci più importanti nella battaglia per l’emancipazione delle donne iraniane e non solo. La notte sopra Teheran è il suo romanzo d’esordio, pubblicato da Garzanti nel 2024.