Pescennio Nigro-Julia Storia di un’imperatrice

Agli uomini piace giocare al gioco della guerra e Pescennio Nigro, governatore della Siria nato fra il 135 e il 140 d. C. in un’antica famiglia italica,non è da meno.

pescennio nigro

Le legioni IV Scythica, Xvi Flavia e III Gallica di Nigro avevano attraversato il Bosforo, lasciandosi alle spalle la città alleata di Bisanzio, e avanzavano verso Perinto. Quelle truppe erano le punte di diamante dell’immenso esercito del governatore della Siria autoproclamatosi imperatore. Tutte le legioni d’Oriente gli avevano giurato lealtà, dall’Egitto fino alla Palestina, quelle dell’Asia, dell’Arabia e, naturalmente, della Siria e dei confini della Partia.

Pescennio Nigro si stava preparando ad una guerra contro le legioni di Settimio Severo.

Entrambi si erano autoproclamatosi imperatori di Roma e dopo l’assassinio di Didio Iuliano, colui che aveva comprato l’Impero in un’asta, lo scontro era inevitabile.

Nigro propose a Settimio Severo di diventare coimperatori ma quest’ultimo rifiutò la proposta.

La battaglia cruenta ebbe luogo a Isso e Nigro venne sconfitto.

Pescennio Nigro, governatore delle Siria, autoproclamatosi Imperato Caesar Augustus, si stava allontanando dalla battaglia con tutta la sua cavalleria al seguito,fuggendo dal combattimento e lasciando le sue stesse truppe senza appoggio, tanto le coorti che tentavano di contenere l’attacco di Settimio Severo quanto i legionari che si stavano immolando contro la cavalleria nemica.

Senza poter credere ai propri occhi, Emiliano vide che il suo imperatore abbandonava lui e tutti i suoi uomini.

Ma la morte non tarderà a trovarlo, infatti Nigro sarà raggiunto da una parte delle legioni di Severo e giustiziato.

Leto non attese altre preghiere: gli mozzò la testa con metodica abilità e, seppur con un considerevole sforzo, gliela strappò dal corpo. Non fu un taglio netto. Le spade romane non si caratterizzavano per un buon filo, erano forgiate per infilare. Ma la forza del tribuno e la sua ansia di eseguire l’ordine di Severo furono uno stimolo sufficiente per riuscirvi. Sollevò la testa di Nigro e la esibì davanti ai propri uomini.