Il potere terapeutico del mare รจ stato analizzato da diversi scrittori che hanno trovato giovamento e ispirazione guardando le onde infrangersi sulla battigia.
Il mare, andando a ritroso nel tempo, sembra essere un elemento fondamentale nella letteratura italiana,da Foscolo in “A Zacinto” a Leopardi con “L’infinito” a Verga con “I Malavoglia”.
Ma anche scrittori e poeti recenti hanno dedicato al mare pensieri e versi come ringraziamento e anche per cercare di esprimere attraverso le parole, le emozioni che suscita ammirare quel dolce movimento dell’acqua.
Fabrizio Caramagna scrive :
D’estate le mani del vento muovono invisibili fili d’aria, che uniscono le onde, i capelli, i pensieri.
Banana Yoshimoto pone il mare come fonte di equilibrio per la gente:
Nella cittร senza mare…chissร a chi si rivolge la gente per ritrovare il proprio equilibrio… Forse alla luna.
O Rainer Maria Rilke che affida i propri pensieri inquieti al mare:
Quando i miei pensieri sono ansiosi, inquieti e cattivi, vado in riva al mare, e il mare li annega e li manda via con i suoi grandi suoni larghi, li purifica con il suo rumore, e impone un ritmo su tutto ciรฒ che in me รจ disorientato e confuso.
Il giovane cantautore cosentino Aiello, in una sua canzone dal titolo “Festa” scrive cosรฌ :
Pensa che per costruire
Ti insegnano a lavorare
Ma per restare felici
Ti basta guardare il mare
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L’immenso potere terapeutico del mare ci permette di tornare a respirare quando sentiamo di essere chiusi in una bolla.