Rosà Larkin si sente perseguitata dalla sfortuna. La sua vita a Londra è un disastro e così, quando eredità un negozietto in un pittoresco paesino del Devon, il suo primo pensiero è quello di venderlo per sistemarsi con il ricavato.
“Rosà Larkin si sente perseguitata dalla sfortuna. La sua vita a Londra è un disastro e così, quando eredità un negozietto in un pittoresco paesino del Devon, il suo primo pensiero è quello di venderlo per sistemarsi con il ricavato. Ma non è così semplice. Il misterioso benefattore l’ha vincolata a un’importante condizione legale: il negozio non può essere venduto, ma solo ceduto a qualcuno che lo merita davvero. Rosa decide di provarci e investire tutti i risparmi per rimettere in sesto il negozio nella piccola comunità marina di Cockleberry Bay. Ma può farcela da sola? Chi potrebbe aiutarla ad avere successo? In compagnia del suo fedele bassotto, Rosà sta per intraprendere un’avventura sorprendente che porterà alla luce i segreti dietro la misteriosa eredità.”
Avete presente quel periodo in cui non fate altro che acquistare libri “impegnativi”?
Libri che parlano di storia, politica, biografie di personaggi che la storia l’hanno fatta e che con le loro azioni hanno rivoluzionato il mondo o almeno una piccola parte di esso?
Bene, dopo aver trascorso diverso tempo con libri di questo tipo in una vera e propria full immersion, ho deciso di allentare un po’ e concedermi un attimo di distrazione e leggerezza.
Ed è così che un sabato pomeriggio di gennaio mi sono recata nella mia libreria preferita alla ricerca di qualcosa di decisamente poco impegnativo e mi sono imbattuta in questo libro:”Il piccolo negozio dei desideri” di Nicola May.
Rientrava a pieno titolo in quello che stavo cercando,trama semplice, leggero, senza aspettative e così ho deciso di affidare a questo libro un compito semplice, 1 ora di assoluta leggerezza.
Devo dire che “Il piccolo negozio dei desideri” non è stato all’altezza.
La storia non attira, non incuriosisce e quei segreti legati all’eredità del negozio non sono arrivata nemmeno lontanamente a scoprirli. La narrazione non suscita interesse forse perché in neanche metà libro c’è un sovraccarico di eventi.
Il libro per il momento rimane posto sugli scaffali in attesa. Ma, caparbia come sono, riprenderò in mano il volume certa di volerlo portate a termine e sperare di ricredermi.
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