
Ogni poesia è un viaggio, un frammento di eternità incastonato in un attimo, un caleidoscopio di emozioni. “Guardami con nuovi occhi” esplora l’amore in tutte le sue forme ma si addentra anche nelle profondità della solitudine, della tristezza, della libertà, della felicità, della speranza, dell’euforie e della malinconia.
Questa raccolta è un incredibile viaggio, un rifugio e uno specchio.
Sotto il cuore la terra trema.
Il rumore del mondo sulla pelle,
non sento altro.
Dentro un uragano.
Mentre il mio io si scatena
scovo il prezzo del mio vivere.
E con le unghie e i denti spiano la strada.
Tolgo la quinta essenza dell’avversione.
Ricordandomi che prima di volare sorriderò.
Nel vento e andando avanti nei raggi di sole.
Nei miei giorni, la notte non fa più paura.
Cambio e non me ne accorgo.
Sono partito verso un sentiero in salita.
Per vedere un mondo che prima non conoscevo.
La poesia ha il compito di andare a scavare a fondo nell’animo umano portando alla luce aspetti anche sconosciuti che si rivelano al lettore ma anche al poeta stesso. Poesie in cui il voler andare via, cercare altro, cercare altrove, sperimentare, lasciano un’impronta e aprono uno squarcio tra quello che si è, quello che si pensa di essere, quello che pensano gli altri e quello che il nostro potenziale può farci diventare.
Porterò le mie idee lontano,
via da qui.
Dalla perdita all’elaborazione del lutto fino alla ricerca della propria serenità che nasce dai detriti lasciati da un’uragano emotivo da cui sarà necessario andare a costruire le fondamenta solide e robuste.
L’autore alterna momenti di consapevolezza analizzando il suo percorso a momenti di leggerezza, regalo per i lettori e anche per se stesso. Le poesie sono accompagnate da disegni, ricette e sinossi emotive ( forse un po’ troppo dettagliate ) che raccontano da quale esperienza sono nati i versi e anche quali canzoni hanno accompagnato la stesura.
Tra le pagine si trova un Qr code da cui è possibile scaricare la playlist con le canzoni che hanno ispirato l’autore.
Agape, Eros, Philia, Storge, Charis, il panorama dell’amore in tutte le sue forme ma anche la disillusione, la paura, il dialogo con quelle streghe da non mandare più al rogo ma con cui conversare per sciogliere i nodi, e poi l’acquisizione di nuova forza che nasce dalle cose che finiscono.
Hanno scavato fosse colme di parole vuote,
pensavano di seppellirmi nella loro mediocrità,
ma quella lapide non porta il mio nome.
Antonio Di Bianco si prende spazio, il suo spazio, raccontandosi, mettendosi in gioco, portando alla luce la vita che ha arricchito la sua vita.
L’autore confessa che alcune delle sue poesie sono ispirate da luoghi lontani che gli hanno lasciato un segno indelebile per questo ha adoperato anche diverse lingue per essere più aperto, per arrivare a più anime e anche rendere omaggio a quei luoghi.
La scrittura di Di Bianco è semplice e chiara. Non adopera un linguaggio aulico e/o altamente strutturato ma si pone un solo obiettivo, far arrivare ciò che a lui è arrivato dal suo girovagare.
Note sull’autore
Antonio Di Bianco, psicologo, con una passione per l’esplorazione della mente umana e delle relazioni che intrecciano le nostre vite. Le pagine di questo libro sono un riflesso delle sue esperienze. Oltre a possedere un master di secondo livello in Human Resources Management, ha coltivato il suo spirito da viaggiatore attraverso quindici avventure Erasmus+, abbracciando culture diverse e imparando quattro lingue che lo hanno connesso con anime di tutto il mondo. Dal 2011 è in attività come scrittore. “Guardami con nuovi occhi” è il suo primo libro, un progetto sperimentale e indipendente.