
Questa piccola raccolta è un formulario per la presenza, perché ogni verso è una pietra miliare in più verso l’esserci, nel mondo e per il mondo.
Vuole essere un esercizio per travalicare la narrazione di un io intrappolato nel dolore, attraversare la parola per approdare al luogo dove superarla: «qui / non chiedere parola / ma rimani / in qualunque tempo e forma tu sia».
Pubblicato nel novembre del 2022, edito da Progetto Cultura
a te che hai ispessito la pelle del cuore
a te che hai ispessito la pelle del cuore
con blasfemie irte d’olio bollente
darei le primizie del bianco
mattino.
detergerei di te l’amaro
come questo panno liso il pavimento
se non ti scorgessi volto multiforme
strati di vuoto e di veleno
su scempi di ferite senza sangue
la bimba con la piaga nel coltello
ignorava alfabeti d’amore.
affondava il seno nei costati la notte
come un’arma.
mendicava palpiti di carne
perché le fosse più lieve la vita
come ai sepolti la terra.
rinnegava radici e nidi
non chiedeva domani.
singhiozzava i nomi degli assenti, rincasando.
si forgiava la pelle con tagli di pianto
disincrostata
sola.
Formulario per la presenza è una silloge di 25 componimenti in versi, già pubblicati in precedenza, e qui raccolti. L’autrice ha avvertito l’esigenza di riunire quelle liriche per lei più importanti e sentite. La stessa spiega nella postfazione che il titolo Formulario per la presenza, potrà forse disorientare, data la mancanza di un nesso evidente con i testi, che recano anzi, a più riprese, tracce di assenze, lacune e sparizioni.
Come ogni poesia, per assorbire l’intrinseco significato custodito, questa deve essere letta più volte affinché si disveli il vero messaggio.
Eventi che ricostruiscono una memoria dolorosa, dove il tempo si ferma, e riflessioni, sensazioni, vissuto, testi che si servono della parola per elaborare un dolore e quindi si mettono al suo servizio per superarlo.
Note sull’autrice
Francesca Innocenzi è nata a Jesi (Ancona). È laureata in lettere classiche e dottore di ricerca in poesia e cultura greca e latina di età tardoantica. Ha pubblicato la raccolta di prose liriche Il viaggio dello scorpione (2005); la raccolta di racconti Un applauso per l’attore (2007); le sillogi poetiche Giocosamente il nulla (2007), Cerimonia del commiato (2012), Non chiedere parola (2019), Canto del vuoto cavo (2021); il saggio Il daimon in Giamblico e la demonologia greco-romana (2011); il romanzo Sole di stagione (2018). Per Edizioni Progetto Cultura ha diretto collane di poesia e curato alcune pubblicazioni antologiche, tra cui Versi dal silenzio. La poesia dei Rom (2007); L’identità sommersa. Antologia di poeti Rom (2010); Il rifugio dell’aria. Poeti delle Marche (2010). È redattrice del trimestrale di poesia «Il Mangiaparole» e collabora con vari siti letterari. Ha ideato e dirige il Premio letterario Paesaggio interiore.