Clodio Albino-Iulia Storia di un’imperatrice

Clodio Albino è passato alla storia come usurpatore dell’Impero Romano.

Nato nel 145 d.C. a Hadrumetun, l’odierna Susa in Tunisia, iniziò la carriera militare come eques ed entrò tra i membri del Senato verso la fine del regno di Marco Aurelio.

Nel 187 d. C. fu nominato prima console e poi governatore ma la svolta avvenne nel 191 d. C. quando gli venne affidato il governo della provincia di Britannia.

Alla morte di Commodo fu nominato imperatore di Roma Pertinace e, in seguito al suo assassinio, Didio Iuliano che acquistò la nomina a imperatore in un’asta.

Questo fatto scatenò la reazione dei governatori Pescennio Nigro (governatore dell’Asia), Settimio Severo(governatore della Pannonia Superiore) e Clodio Albino (governatore della Britannia).

CLODIO ALBINO E LA NOMINA A CESARE

Settimio Severo, autoproclamatosi imperatore di Roma, decide di muoversi prima contro Didio Iuliano e in seguito contro Pescennio Nigro. Consapevole di avere bisogno di supporto, offrì a Clodio Albino la nomina di Cesare, che accettò.

Ma, questa alleanza, venne presto sciolta in quanto Severo decise di nominare anche il suo primogenito Bassiano come suo Cesare.

Di fronte a questa azione, Albino decise di autoproclamarsi Imperator Caesar Decimus Clodius Septimius Albinus Augustus.

Clodio Albino

LA BATTAGLIA DI LUGDUNUM

I due eserciti si trovavano l’uno di fronte all’altro. Clodio Albino, in groppa al suo cavallo, osservava la scena sicuro di sé. Ciononostante non nutriva tutta la fiducia che intendeva mostrare. Sapeva che Severo era un nemico potente.

Severo era preoccuoato: sapeva di aver organizzato tutto con prudenza e buon senso, però era possibile conquistarsi un impero con misure preventive e cautele, senza rischiare, senza osare? Con tutte quelle precauzioni era comunque riuscito a riunire un esercito di circa 65000 uomini, ottenendo quindi una certa superiorità numerica rispetto all’avversario, anche se non determinante.

Ma la battaglia volgerà a favore di Settimio Severo e Clodio Albino verrà imprigionato e giustiziato.

Il colpo fu tanto inclemente quanto preciso. La testa di Clodio Albino volò in aria cadendo ai piedi di Severo.

Iniziava così il governo di Lucius Septimius Severus Peetinax Augustus Imperator VIIII.

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