Si sentรฌ maliziosa, allegra, capace di tutto, e imbellita dalla mescolanza sacra della musica con il gin. Pensava che lโuomo del tavolo di fronte non lโavesse vista, perรฒ lo sorprese a osservarla quando lo guardรฒ per la seconda volta. Lui arrossรฌ. Lei sostenne il suo sguardo mentre lui controllava lโorologio da tasca con la catenina. Ogni anno, il 16 agosto, Ana Magdalena Bach โ quasi cinquantโanni di etร e una trentina scarsa di soddisfacente vita matrimoniale โ raggiunge lโisola dei Caraibi dove รจ sepolta sua madre. Il traghetto, il taxi, un mazzo di gladioli e lโhotel: questo rituale esercita su di lei un irresistibile invito a trasformarsi โ una volta allโanno – in unโaltra donna, a esplorare la propria sensualitร e a sondare la paura che silenziosa cova nel suo cuore.
Dettagli
Autore: Gabriel Garcรญa Mรกrquez
Traduttore: Bruno Arpaia
Editore: Mondadori
Collana: Scrittori italiani e stranieri
Anno edizione: 2024
In commercio dal: 6 marzo 2024
Pagine: 120 p., Rilegato
EAN: 9788804781868
La perdita della memoria che ha afflitto nostro padre nei suoi ultimi anni รจ stata, com’รจ facile immaginare, durissima per tutti noi. Tuttavia, in particolare il modo in cui quella perdita ha diminuito le sue possibilitร di continuare a scrivere con l’abituale rigore ha costituito per lui una fonte di esasperante frustrazione. Ce lo disse una volta con la chiarezza e l’eloquenza di un grande scrittore: “La memoria รจ allo stesso tempo la mia materia prima e il mio strumento. Senza di lei, non c’รจ nulla”. Ci vediamo in agosto รจ il frutto del suo ultimo sforzo di continuare a creare contro ogni circostanza avversa. (Fonte Rodrigo e Gonzalo Garcรญa Barcha)
Figlia, moglie, madre, amante per una sola notte all’anno, ma comunque sempre donna.
Ana Magdalena Bach ogni 16 agosto, da otto anni, si reca sull’isola dove รจ sepolta la madre per deporre sulla sua tomba un mazzo di gladioli ripetendo sempre gli stessi gesti e muovendosi come a seguire un piano ben delineato: prenota sempre la stessa stanza d’albergo, prende lo stesso taxi, acquista lo stesso mazzo di fiori, arriva e parte allo stesso orario.
Ma l’avventura di una notte, improvvisa vampata d’istinto, furore e novitร , insinua in lei un cambio di prospettiva, un modo diverso di vedere le cose o forse di vederle veramente per la prima volta. Viviamo cosa significa per questa donna esplorare la propria libertร , sia fisica che emotiva e con questa, il rifiuto di aggrapparsi a ciรฒ che prima considerava perfetto, a farsi coprire da un vestito che fascia perfettamente ma che nasconde un corpetto troppo stretto.
Esamina il rapporto con i figli, con il marito, con la sua sensualitร , con il ricordo della madre.
Ana Magdalena Bach, sola e libera nella sua isola, si aggrappรฒ a quella mano come al bordo di un precipizio, con tutte le forze del suo corpo.
Il progetto, insieme alla storia principale, comprendeva altri quattro racconti che avevano come denominatore comune storie d’amore di persone mature con la presenza di due finali tra cui Mรกrquez non riusciva a decidersi.
La scelta da parte dei figli di pubblicare l’opera del padre, a dieci anni dalla sua scomparsa, ha prodotto diverse opinioni, alcune a sostegno del rendere nota la storia, altre contrarie. Gli appassionati e sostenitori di Mรกrquez si sono divisi in due gruppi, tra chi desiderava conoscere l’ultima fatica dello scrittore e chi conservare il ricordo di colui che ha scritto opere come Cent’anni di solitudine e L’amore ai tempi del colera e quindi, non correre il rischio di rimanere delusi. Tra l’altro era volontร dello stesso Mรกrquez che l’opera non venisse pubblicata.
Se da una parte c’รจ la volontร dei figli, attraverso questa pubblicazione, di celebrare e rendere omaggio al padre e consegnare nuova linfa ai lettori, dall’altra c’era la scelta di un padre che questa opera non vedesse la luce, difatti, Ci vediamo in agosto รจ molto distante dagli altri romanzi di Gabriel Garcรญa Mรกrquez e lascia la sensazione di racconto privo di inventiva e base solida. La storia, che si legge in poche ore, non รจ elaborata, c’รจ la progressione di alcuni elementi ma non si riesce a cogliere completamente alcune scelte e manca l’evoluzione di Ana Magdalena Bach, il personaggio principale.
Un’opera manchevole dell’adeguata elaborazione di quegli elementi in grado di catturarti, e quindi priva di mordente.
Note sullo scrittore
Gabriel Garcรญa Mรกrquez (Aracataca, Colombia, 1927 – cittร del Messico, 2014), premio Nobel nel 1982, ha avuto con Cent’anni di solitudine (1967) la consacrazione del grande pubblico internazionale. Fra le sue opere: L’autunno del patriarca (1975), Cronaca di una morte annunciata ( 1981), L’amore ai tempi del colera (1985), Il generale nel suo labirinto (1989), Dell’amore e di altri demoni (1994), Memorie delle mie puttane tristi (2004).
Note sul traduttore
Bruno Arpaia (Ottaviano, 1957) รจ scrittore, giornalista e traduttore. Esperto di letteratura spagnola e ispanoamericana, ha curato i “Meridiani” di Mario Vargas Llosa e di Gabriel Garcรญa Mรกrquez.