La raccolta si divide in due parti: “i racconti lunghi” e “i racconti brevi”.
Nella prima parte abbiamo l’adolescente Marta che deve dare l’ addio alla sua “città sul fiume”, da cui prende il nome la raccolta, Paolo e l’avventura che lo conduce in Etiopia con il piccolo Asnake, Carlo e il suo viaggio nostalgico nella terra di origine della nonna in “La madonna di Montelupo”, ed infine “Le due nostre notti”, originale racconto tra presente e futuro.
Per i racconti brevi abbiamo il mistero di un bambino seienne che si perde alla “Sagra della noce”, un anziano vedovo che scopre qualcosa di sbalorditivo sperimentando fenomeni spaziotemporali, un padre di famiglia frustrato che ha in mente un’idea geniale che potrà ribaltare le sorti della sua infelice vita, ed infine la giovanissima maratoneta Syianda, la gara della sua vita e l’amore infinito per la sua mamma.
Il filo conduttore di questi racconti è uno spiccato slancio introspettivo che i diversi personaggi, molto diversi tra loro, mostrano al lettore.
Il genere cui fa riferimento la raccolta è la narrativa letteraria, anche se in alcuni casi l’autore inserisce elementi che possono ricondursi al genere gotico (in “La Sagra della Noce”) o fantascientifico (in “Le due nostre notti” e “Sindrome della eco radiotelevisiva).
Quello che accomuna ogni racconto è la presenza di una grande frustrazione iniziale che ispira un grande sogno, e seppure i racconti siano intrisi di un intimismo a tratti malinconico, viene fuori sempre qualcosa di inatteso, raro e prezioso, che resta ai personaggi, e sperabilmente al lettore.
Note sull’autore
ANTONIO RUBINO. Classe 1978, torinese, ingegnere chimico, coltiva da sempre la passione per la letteratura. Vive e lavora a Torino dove si occupa di mercati energetici.
Da sempre appassionato di libri, ha scritto il romanzo “Il discorso delle stelle”, pubblicato nel 2019 da Emersioni.