23 maggio 1992 – 23 maggio 2022, 30 anni dalla Strage di Capaci.
Nell’attentato di stampo mafioso, compiuto da Cosa Nostra, vennero uccisi il magistrato antimafia Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo – anche lei magistrato – e gli uomini della scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinari. Altri tre agenti, che viaggiavano su una terza auto, rimasero feriti.
Di seguito 5 libri da leggere su Falcone, gli uomini della scorta e il loro lavoro.
Cose di Cosa Nostra di Giovanni Falcone e Marcelle Padovani
Le parole, indimenticabili, con cui Giovanni Falcone ha messo a nudo il sistema della criminalitร organizzata, illustrandone i meccanismi e le articolazioni di potere, il perverso sistema di valori, le modalitร di reclutamento dei nuovi affiliati, le attivitร illecite, i canali di accumulazione e di riciclaggio del denaro, le strategie di intimidazione e i rapporti con la politica. Una vibrante dichiarazione di impegno, consegnata alla giornalista Marcelle Padovani nel corso delle interviste che intaccarono per la prima volta il muro di omertร che proteggeva i boss di Cosa Nostra. E anche una testimonianza irripetibile, rilasciata in quel tempo sospeso che precedette di poco la strage di Capaci, e che ha permesso di salvare la consistenza storica delle informazioni e delle intuizioni di Falcone lasciate in ereditร alla lotta contro il crimine organizzato. La documentazione piรน concreta dellโimpegno lungimirante di un magistrato fuori dal comune, che serve a raccontare quello che รจ stato conquistato ma anche quello che รจ stato trascurato, e ci fornisce un preciso programma di azione, ancora oggi un modello imprescindibile per la lotta alla mafia.
Giovanni รจ un bambino di Palermo. Per il suo decimo compleanno, il papร gli regala una gita attraverso la cittร , per spiegargli come mai, di tutti i nomi possibili, per lui รจ stato scelto proprio Giovanni. Tappa dopo tappa, nel racconto prendono vita i momenti chiave della storia di Giovanni Falcone, il suo impegno, le vittorie e le sconfitte, l’epilogo. Giovanni scopre che il papร non parla di cose astratte: la mafia c’รจ anche a scuola, la mafia รจ una nemica da combattere subito, senza aspettare di diventare grandi. A trent’anni dalle stragi, una nuova edizione con un’intervista inedita a Maria Falcone. Etร di lettura: da 8 anni.
Storia di Giovanni Falcone di Francesco La Licata
Francesco La Licata ricostruisce le vicende salienti della vita di Giovanni Falcone, palermitano autentico, magistrato protagonista del pool antimafia e del maxiprocesso di Palermo, giudice a cui era stata data la delega per sconfiggere la mafia, e che dalla mafia รจ stato neutralizzato mediante l’isolamento e la delegittimazione, con accuse di protagonismo, opportunismo e smania di potere, fino all’epilogo della strage di Capaci, il 23 maggio 1992. Con una nota di Gian Carlo Caselli.
23 maggio 1992: la strage di Capaci, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca e tre uomini della scorta, scosse l’Italia come un terremoto immane, segnando le coscienze e dimostrando l’urgenza di una reazione intransigente e senza tentennamenti contro la mafia, da parte delle istituzioni e della societร civile. Da vent’anni Maria Falcone si dedica a mantener viva la memoria di suo fratello con un’attivitร intensa che serva a tutti, ma specialmente ai giovani, come educazione alla legalitร . ร un’opera meritoria perchรฉ fu proprio grazie al lavoro di Giovanni che lo Stato trovรฒ finalmente il modo per combattere con efficacia il fenomeno mafioso. Eppure – come traspare nelle pagine di questo libro in cui Maria, affiancata dalla giovane giornalista esperta di mafia Francesca Barra, rievoca la vita di suo fratello – Giovanni Falcone si trovรฒ molto spesso solo nel suo cammino. Solo quando insinuarono che si prendeva troppa confidenza con Buscetta. Solo quando i diari di Chinnici furono utilizzati per gettare ombre sul suo operato. Solo quando fu costretto a “mettere i piedi sul sangue del mio amico piรน caro”, Ninni Cassarร . E poi fu sempre solo perchรฉ rinunciรฒ a una vita normale, tanto da doversi spesso tenere a distanza dall’adorata moglie Francesca, da cui pensรฒ addirittura di divorziare pur di tutelarne l’incolumitร . Premessa di Leonardo Guarnotta, ricordo di Loris d’Ambrosio, postfazione di Sergio Lari.
ร il 23 maggio del 1992. Alle 17.58 il silenzio delle campagne di Capaci viene squarciato da un tremendo boato causato dall’esplosione di cinque tonnellate di tritolo piazzate sull’Autostrada A29. Poche ore dopo due famiglie partono da Brindisi con una manciata di notizie date loro frettolosamente. Sono quella d’origine del ventinovenne Antonio Montinaro, capo della scorta di Falcone, e dell’agente scelto Rocco Dicillo, trent’anni appena compiuti. Le famiglie non si conoscono nรฉ hanno informazioni precise su quanto accaduto. In un volo notturno di poche interminabili ore, i fratelli minori di Antonio e Rocco, Matilde e Michele, ripercorrono i ricordi d’infanzia e adolescenza dei loro cari: il legame con la propria terra d’origine, gli affetti, la quotidianitร , le scelte che li hanno portati a svolgere il lavoro di agenti di scorta.